Ensemble Salomone Rossi
Fiori musicali dal barocco ebraico italiano ed europeo
Tradizione ebraica nella musica barocca europea
Nicolò Balducci, controtenore – Vincenzo Di Donato, tenore
Marta Fumagalli, mezzosoprano
Il programma comprende musiche del XVII e XVIII secolo provenienti da tutta Europa, in cui i Salmi di Benedetto Marcello hanno una rilevanza speciale, poiché nel 2024 ricorre l’anniversario della loro pubblicazione a Venezia, contenuti nella raccolta Estro poetico armonico (1724 e 1728).
I Salmi vengono eseguiti con le Intonazioni ebraiche originali, alternati a brani strumentali di diversi compositori, strettamente legati alla città di Venezia.
A tal riguardo, per il Benedetto Marcello Project iniziato alcuni anni fa, è prevista la prossima uscita di un terzo CD, in collaborazione con l’Ensemble Vocale Odhecaton, diretto da Paolo Da Col.
Repertorio: Salomone Rossi, Benedetto Marcello, Evaristo F. Dall’Abaco, A. Vivaldi, T. Albinoni, Giuseppe C. Lidarti
Per questo programma si prevede la presenza di un cantante solista e 6 strumentisti
Vedi discografia Ensemble Salomone Rossi
Da Spotify: CD “Benedetto Marcello Psalms and Sonatas”
Benedetto Marcello, Salmo 21, “Signor, non tardi dunque il tuo soccorso” – mezzosoprano Marta Fumagalli
Da Spotify: CD “Salmi e sonate di Benedetto Marcello”
Benedetto Marcello, Sonata in Fa maggiore, Adagio – violino Lydia Cevidalli
Da Spotify: CD “Jewish Baroque Music”
Salomone Rossi: “Ein Kelohenu” a 8 voci
Dalla tournée di concerti in Francia, ottobre 2021
Avraham Caceres – Hishki hizki
Salomone Rossi – Sinfonia
Salomone Rossi – Salmo Lamnatseach al haghittit
Près d’une centaine de mélomanes ont assisté au concert de l’ensemble Salomone Rossi donné au Centre mondial de la Paix. Emilio Lolli, consul général d’Italie à Metz, a expliqué dans son mot d’accueil : « Cet ensemble est en tournée dans six villes de l’Est pour faire découvrir la composante juive dans la musique baroque italienne. » Salomone Rossi (1570-1630), violoniste et compositeur juif, était une figure centrale du début du baroque. Dans un programme comprenant Haendel et Vivaldi, au sein de l’ensemble composé de deux violons, un violoncelle et un clavecin, le public a apprécié la superbe voix du jeune soprano Nicolo Balducci.
“La voce di Marta Fumagalli, calda, carnosa, con bassi superbi, sostenuta con costanza, oltre che con una articolazione esemplare, è in linea con quella di Rinat Shaham che già vent’anni fa ci offriva tre salmi. Un successo da sottolineare.”
“La voce potente, con bassi solidi di Laurence Meikle, non fallisce mai. Quanto ai sei strumentisti, con la direzione di Lydia Cevidalli, sono una gioia costante, l’esecuzione di un ensemble perfetto, virtuoso, nervoso, reattivo, sempre complice della voce. La qualità della realizzazione del basso continuo, guidata dalla tiorba, è eccezionale. Un traguardo da segnare come una pietra miliare, che merita di andare oltre la cerchia degli appassionati di musica barocca, in quanto la sua espressione è universale.”
“Esistono diversi fattori che inducono l’eventuale ascoltatore a confidare nella valentia dei musicisti che si sono impegnati in questo meritorio percorso, a cominciare da Lydia Cevidalli, violinista che ha raggiunto un’indiscutibile autorevolezza grazie alla ricerca durata decenni sulla musica barocca.”
“Il mezzosoprano Marta Fumagalli spicca per il nobile e fiero portamento vocale, per la sua grande capacità d’introdurci in quella “Teoria degli affetti” che sola può rendere vive a vitali queste meravigliose pagine.”
“…il germogliare di colorature che evidenziano la tecnica da virtuoso di Meikle”
“Alla parola si sostituisce il suono del clavicembalo di Giovanni Togni e del violino di Lydia Cevidalli, dove riconosciamo, trasposte per strumento, quelle stesse qualità di commossa recitazione e slancio melodico che abbiamo già ammirato nel Salmo 21.”
“Alla fine emergono in questa lodevolissima edizione discografica tutta la serietà e l’impegno che sono stati messi nel donare all’ascoltatore una musica dalle portentose virtù, eseguita con quella “semplicità” che non deve in nessun modo essere scambiata per limitatezza o semplificazione. È proprio in questo che consiste la sua forza, scaturente da una visione limpida, pura come acqua di roccia, trasparente al punto da tale da far passare intonse, mai annebbiate o corrotte da uno stile inadeguato, quelle munifiche e umanissime immagini sonore che cantano alla gloria di Dio.”